Il giorno del suo compleanno, dopo aver spento la sveglia, Lara si concesse due minuti per crogiolarsi nel suo letto. Era lo stesso da quando aveva cominciato a dormire da sola nella sua cameretta. Con la crescita, le lenzuola dei suoi cartoni animati preferiti erano state sostituite da fantasie più sofisticate; gli innumerevoli pelusches che un tempo lo affollavano, ora raccoglievano polvere accantonati in uno scatolone in garage. Tante cose erano cambiate, ma quel letto ero rimasto lo stesso di sempre e questa consapevolezza appariva in qualche modo rassicurante. Lara quel giorno compiva 26 anni e non poté a fare a meno di notare quanto inesorabile fosse lo scorrere del tempo. A quel pensiero, quasi in modo inconscio, si tirò le lenzuola fin sopra la testa, come faceva da bambina quando non voleva alzarsi per andare a scuola e sua mamma continuava a ripeterle di svegliarsi. 

E’ interessante come le persone, in tutte le fasi della vita, abbiano bisogno di punti fermi; la mamma, il gioco preferito, la casa d’infanzia, un oggetto a cui si associa un particolare valore affettivo o semplicemente uno status mentale: figlio, nipote, studente, amico, lavoratore, fidanzato/a, coniuge, genitore, nonno. Si tratta di elementi e ruoli che usiamo come rassicurazioni per affrontare la vita che ci scorre davanti come fosse un fiume in piena; sono le pietre alle quali ci aggrappiamo per non lasciarci trasportare dalla corrente. 

In questo modo ci illudiamo di essere noi ad avere il controllo di quello che ci succede…ma è davvero così?

Dopo essersi vestita di tutto punto, Lara si diresse verso la cucina per fare colazione. Intorno al tavolo trovò tutta la sua famiglia che la accolse con un caloroso buongiorno, quasi corale, accompagnato da una stonata, ma bellissima, canzoncina di buon compleanno. Il cuore di Lara si gonfiò di gratitudine e affetto ma le sorprese non erano ancora finite; al centro del tavolo, dentro un elegante vaso di vetro, c’era un bellissimo e coloratissimo mazzo di fiori dal quale spuntava un bustina bianca con il suo nome. Il bigliettino, scritto con pennarelli colorati, recitava così:

Lara fu commossa da tanto affetto e per tutto il tempo della colazione non fece altro che fissare quel mazzo di fiori tanto inatteso quanto gradito. 

I colori e le forme di quei fiori si mescolavano gli uni negli altri in modo talmente armonioso da trasmetterle una gioia immensa. Si immaginò distesa su un grande prato fiorito, inebriata da mille profumi diversi e fu allora che senza accorgersene, trovò l’ispirazione per il suo prossimo articolo. Dopo aver bevutol’ultimo sorso del suo caffè, Lara uscì di casa con il cuore colmo di amore e nella mente il titolo del suo prossimo outfit: FLOWERS POWER!

L’outfit Flowers Power, come suggerisce il nome stesso, sfrutta il potere suggestivo dei fiori per evocare, non solo in chi lo indossa ma anche in chi lo guarda, un senso di leggerezza e allegria.

Gli accessori si fondono completamente con i colori e la fantasia del vestito. Unico elemento di stacco è la borsa, la quale interrompe prepotentemente l’insieme omogeneo del vestito e degli altri accessori.

Con un tale outfit, camminando per parchi e giardini si ha la sensazione di essere in armonia con la natura circostante: